Tom Ford, Ann Demeulemeester, Tiffany, Regenesi e Save The Duck

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Tom Ford torna agli anni ‘70

Dopo un periodo di sconforto durante il lockdown e una “Ghost” New York Fashion Week di soli tre giorni, finalmente un po’ di vita. 

Tom Ford a capo del Council of Fashion Designers of America ha dato forse l’unica pennellata di colore e vitalità alla moda americana in questo periodo. Molti stilisti hanno deciso di non sfilare, alcuni di non creare, altri di presentare a porte chiuse o in digitale. Ciò però che si è notato in generale, sono state collezioni sottotono. Comprensibile sì, ma ci vuole un cambio di passo. 

Questo è avvenuto per Tom Ford, che dopo un periodo di sconforto, ammesso dallo stesso designer, ha ripreso in mano la situazione, proponendo una collezione PE 21 ispirata agli anni ‘70, cercando di interpretare in chiave moderna la spensieratezza, la gioia e i colori di quel periodo. Ci è riuscito molto bene. Soprattutto in un momento come questo, ha sicuramente fatto una scelta creativa vincente e coraggiosa.

Tie-dye, stampe floreali, animalier, tute Disco Dragon e giubbotti di pelle lucidi eleganti sul rosso sangue e sul blu scuro per una collezione che vi invito a guardare!

Claudio Antonioli compra Ann Demeulemeester

L’imprenditore italiano che l’anno scorso, assieme a Davide de Giglio e Marcelo burlon, ha venduto il gruppo NGG per 603 milioni di euro a Farfetch, ha acquistato il brand belga famoso per lo stile minimalista e androgino

Per una cifra non ancora comunicata, Antonioli ha acquistato con il brand, l’headquarter, il flagship store di Anversa, lo showroom di Parigi e l’archivio completo.

Un’acquisizione che fa ben sperare per il brand che è stato uno dei grandi nomi che hanno trasformato Anversa in una città chiave della moda (i famosi “Antwerp Six” tra cui Dries van Noten, Dirk Van Saene, Walter Van Beirendonck, Dirk Bikkembergs e Marina Yee tutti diplomatisi nel 1980-81 alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa). 

Claudio Antonioli è anche proprietario dei negozi e dell’eCommerce ANTONIOLI, insegna blasonata tra i clienti del mondo del lusso.

Tiffany VS LVMH

Continua l’avvincente saga tra il brand americano ed il colosso francese. Tiffany ha avanzato la richiesta al tribunale perché i tempi siano brevi, molto brevi, entro la scadenza che era prevista dall’accordo di chiusura del contratto il 24 novembre.

A differenza di quanto affermato da LVMH, Tiffany afferma di essere tornata alla redditività e di attendersi profitti maggiori del 2019 nel quarto trimestre.

Lvmh risponde affermando che non vi sono argomentazioni valide per accelerare il normale processo, sostenendo inoltre che l’unico modo per il brand americano di ottenere risultati migliori nel quarto trimestre rispetto all’anno precedente sarebbe tagliare gli investimenti.
ALLA PROSSIMA PUNTATA…

Regenesi parla tedesco e lancia Re-flag

Il marchio bolognese di borse e accessori realizzati con materiali di scarto industriale rigenerati, ha chiuso un accordo per la distribuzione del brand in Svizzera, Germania, Austria e Polonia.

Inoltre  Maria Silvia Pazzi, founder del brand, ha appena lanciato la linea Re-Flag, una linea di borse sostenibili in collaborazione con la giornalista milanese Michela Gattermayer.

Le borse unisex da viaggio o per tutti i giorni sono realizzate con tessuto proveniente dal riciclo e dalla rigenerazione di bottiglie di plastica. Mentre le tracolle e le maniglie in poliestere vengono recuperati dal magazzino di un brand del fashion, che altrimenti li smaltirebbe. 

Un altro bel progetto etico e sostenibile per questa bella realtà italiana.

Save The Duck a Milano

Il brand di piumini 100% animal free, apre un nuovo flagship in via Dante 3 a Milano.

Save The Duck è stata la prima B-Corp nel mondo del fashion in Italia, un traguardo importante che distingue le aziende che per propria volontà rispettano alti standard di responsabilità e trasparenza in ambito ambientale e sociale.

La filosofia ed i principi del brand sono stati rispettati anche nella creazione di questo nuovo store per cui sono stati scelti materiali e soluzioni sostenibili.

In linea con le esigenze dei clienti e con la situazione odierna sono stati implementati anche servizi phygital in ottica omnicanale. Un esempio su tutti la decisione di far indossare al personale di vendita occhiali speciali per il virtual remote shopping, una modalità che permette al cliente di vedere e confrontarsi con il personale del negozio pur non essendo in negozio, ma rimanendo comodamente a casa o in ufficio, diminuendo così il divario tra fisico e digitale. 

Anche questa apertura rientra nella strategia dell’azionista di maggioranza di Save The Duck, l’italiana Progressio Sgr, che prevede l’apertura di store in location strategiche e il rafforzamento della presenza online.
Save The Duck intende chiudere l’anno con un fatturato di35,5 milioni di euro e un EBITDA di circa il 20%.

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