“Tod’s Together” la nuova campagna di Tod’s
Partirà a Settembre il racconto del fotoreporter Alex Majoli che ha ritratto per il brand una selezione di volti noti, giovani talenti e personalità che rappresentano il nostro tempo, immortalati in momenti di vita quotidiana, personali e privati, esaltando valori come la famiglia, l’amicizia ed il senso di unità, valori molto sentiti dal brand. La campagna verrà veicolata sia tramite stampa sia tramite digitale, una combo ormai imprescindibile.
La famiglia Della Valle anche in quest’ultimo periodo ha dimostrato di tenere molto al senso di unità e impegno sociale, donando 5 milioni di euro alla Protezione Civile. Ha preservato i posti di lavoro di tutti i suoi dipendenti nel mondo, ha deciso di non distribuire alcun dividendo visto il momento. Sia Diego Della Valle sia Andrea Della Valle, hanno rinunciato ai loro compensi per l’anno 2020, che i più “gnegnosi” diranno “ehmbè cosa vuoi che sia per loro”, ma guardandosi attorno, non sono in molti ad averlo fatto.
P.S. Diego Della Valle aveva anche finanziato il restauro del Colosseo, sottolineando l’importanza di “costruire il nuovo capitalismo solidale”, con “iniziative positive che può realizzare un’azienda leader di un territorio collaborando con gli enti locali e con il mondo del volontariato. Io penso che non ci sia futuro senza una visione solidale del sistema in cui viviamo. Non può esserci competizione tra aziende se alla base non c’è un mondo che funziona”.
Il Brand unisce sotto di sé i marchi Tod’s, Hogan, Fay e Roger Vivier.
Gucci aumenta i prezzi delle borse post covid
Non è sicuramente l’unico, anche Chanel e Louis Vuitton hanno perseguito questa strada, ma oggi ci occupiamo di Gucci, che ha alzato i prezzi delle proprie borse fino al 9%, ponendo come assunto che i clienti più ricchi continueranno ad acquistare prodotti di lusso anche se sono più costosi.
Questa decisione avvicina i prezzi dei prodotti europei a quelli dei paesi con più alta richiesta di prodotti di lusso, come ad esempio la Cina (prezzo che rimane comunque tra il 23 ed il 28% più alto rispetto all’Italia)
C’è da dire che tra il mondo del lusso e quello del fast fashion, il primo è quello che sembra aver retto di più e pare si stia riprendendo meglio, anche se ci vorranno diversi anni per tornare alla normalità o dovremmo parlare di “new normal”?
Valentino in tribunale per chiudere la boutique di Fifth Avenue a New York
Il brand di lusso Valentino ha citato in giudizio il proprietario dell’immobile sulla Fifth Avenue a Manhattan,al fine di annullare il contratto di locazione a causa degli effetti della pandemia di coronavirus e del lockdown.
Sono diversi i brand nella medesima situazione, come ad esempio Gap, H&M, Victoria’s Secret e la National Basketball Association.
Le aree e le strade prima più “in voga” e ricercate per aprire i propri store fisici, sono ora oggetto di grande preoccupazione da parte degli affittuari che non vedono più la convenienza di avere una vetrina sulle vie dello shopping di lusso a fronte di affitti che arrivano anche al milione di dollari al mese, come nel caso di Victoria’s Secret, che ha avviato un’analoga causa simile per annullare il contratto d’affitto da 938.000 dollari al mese del suo negozio di punta a Manhattan.
Tris di aperture per Upim
Abbiamo visto che c’è chi chiude e chi invece apre nuovi spazi, come Upim, del gruppo OVS che ormai conta oltre 400 negozi in tutta Italia ed ora aprirà anche a Cesena, Piacenza e Bassano del Grappa. I nuovi store si sviluppano su superfici medie di 1.200 mq e presenteranno un’offerta di abbigliamento uomo, donna e bambino.
Il business primario di Upim è la donna, che rappresenta l’86% delle vendite, seguito dal bambino e da uomo e casa alla pari. Ora che ci penso non ci sono mai entrato, mi è venuta la curiosità, guarderemo il sito! Anche perchè il 65% del giro d’affari di Upim è proprio dovuto all’abbigliamento.
Lo showroom “iper reale” di OTB
Il gruppo OnlyTheBrave apre la campagna vendite PE 2021 con un nuovo showroom tutto virtuale, o come lo chiamano loro “iper reale”, che permetterà di visionare le collezioni in spazi virtuali guidati in tempo reale da venditori del gruppo connessi a distanza.
Un progetto sicuramente complesso e strutturato con un’importante infrastruttura tecnologica che permetterà però di entrare appieno nel mood delle collezioni, con un’importante componente emotiva e Phigital.
I prodotti saranno realistici, frutto di un’elaborazione video e di immagini a 360° di altissima qualità. Non ultimo, nell’impossibilità di poter raggiungere gli showroom fisici, OTB ha dimostrato di saper cogliere l’opportunità di un’accelerazione nel mondo digitale, riducendo anche il numero di campioni prodotti e le emissioni legate al loro trasporto.
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