Raf Simons lancia la sua piattaforma
History Of My World è l’ecommerce del designer Raf Simons in cui vende e venderà una selezione di articoli che riflettono il suo punto di vista, la sua visione.
Non si tratterà quindi, o almeno per il momento, di prodotti legati al suo brand omonimo o alle collaborazioni con altri brand, come quella da poco uscita con Miuccia Prada.
Prodotti per la casa, letteratura e abbigliamento e molti pezzi unici, edizioni limitate e collaborazioni speciali.
Ad oggi sul sito ci sono tre categorie di prodotti: coperte, candele e libri. La prima categoria comprende 45 esclusive coperte in lana a taglio vivo “Teenage Dream” con spille e toppe stampate ad un prezzo compreso tra 1.650 e 2.200 euro. Alcuni articoli sono già esauriti.
E’ possibile acquistare un set di candele a forma di bottiglie da farmacista a 450 euro ed alcuni dei libri selezionati si trovano al prezzo di copertina di 950 euro, con la possibilità di avere la copia firmata e dedicata dallo stesso Raf Simons.
La piattaforma vuole essere uno spazio di condivisione della versione più intima di Raf Simons.
Eleventy investe nella linea Home
Non poteva esserci periodo migliore per lanciare la linea Home di Eleventy e così la prima capsule di complementi d’arredo e accessori per la casa in collaborazione con lo studio Parisotto + Formenton Architetti, vedrà l’utilizzo di materiali che richiamano la natura come il legno, la pietra, la ceramica e tessuti caldi, tattili e senza tempo.
Tazzine da caffè con palettina in stoneware, vassoi in legno di rovere, vasi in ceramica, supporti per candele e profumatori, tovagliette, cuscini, plaid sono solo alcuni dei prodotti in vendita su eleventymilano.it
Secondo Marco Baldassari, fondatore e direttore creativo di Eleventy, l’anno si chiuderà a 20 milioni di ricavi, con previsioni molto positive per il 2021.
La Regina Anna Wintour
L’importante riassetto ai vertici di Condé Nast ha dato ancora più potere alla direttrice di Vogue America Anna Wintour che da Direttrice di Vogue USA dal 1988, era diventata direttrice artistica di Condé Nast nel 2013 e nel 2019 Global content advisor.
Ora in qualità di responsabile dei contenuti worldwide e direttrice globale di Vogue avrà l’ultima parola su ciò che viene scritto nelle testate del gruppo in più di trenta mercati del mondo.
Nonostante le critiche per “non aver fatto quanto in suo potere a favore di giornalisti, fotografi e stilisti di colore”, la direttrice rappresentata anche sul grande schermo con “Il Diavolo Veste Prada” è stata ritenuta la più idonea a ricoprire il ruolo dal CEO di Condé Nast, Roger Lynch.
Questa ristrutturazione ha coinvolto anche un italiano, che negli anni ha dimostrato e continua a dimostrare talento e visione, Simone Marchetti che ricoprirà il ruolo di direttore editoriale europeo di Vanity Fair, mentre Edward Enninful, supervisionerà le edizioni di Vogue in Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Francia.
Pitti intenzionato a mantenere la fiera fisica a Febbraio
Raffaello Napoleone, l’amministratore delegato di Pitti, sembra già aver trovato “l’esercito dei 300” marchi che assieme a lui vogliono e credono in una edizione fisica del salone di moda maschile a febbraio 2021.
A parte l’edizione maschile del salone di gennaio, il 2020 ha visto un Pitti che si è svolto in versione digitale attraverso la piattaforma Pitti Connect.
La versione virtuale avrà luogo anche il prossimo 12-14 gennaio 2021, ma la volontà della società fieristica è quella di riunire le sue tre divisioni in un evento fisico tra il 21 e il 23 febbraio.
Gli eventi aperti al pubblico sono stati messi in stand by dal Governo fino al 15 gennaio, quindi a meno che non ci siano delle estensioni di questo periodo, il Pitti di febbraio potrebbe svolgersi, anche se con non poche incognite sull’affluenza sia di espositori, sia di buyer nazionali e internazionali.
Il salone rimane il punto di riferimento a livello internazionale per la moda maschile ed un’occasione importantissima di incontro per tutti i player del settore.
Seppur la piattaforma Pitti connect abbia attirato 9.500 buyer, che hanno visitato 1,5 milioni di pagine, la versione fisica della rassegna sarebbe un importante segnale per l’intero comparto, soprattutto quest’anno che cade l’edizione numero 100 della manifestazione.
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