Abbiamo visto cosa significa moda minimalista, ma in modo concreto e operativo, come si crea un guardaroba minimalista?
Più anni hai e più è facile che il primo passo per te sia il decluttering del guardaroba. Questo significa fare spazio, eliminando ciò che risulta superfluo, non utilizzato. Per “eliminare” non si intende buttare, ma riscoprire, riutilizzare, rivendere, regalare, donare, ma anche personalizzare. Per far questo ci sono diverse tecniche, che magari vedremo in un contenuto ad hoc che trovi QUI.
Ora però voglio darvi 6 consigli semplici, ma non banali per iniziare un guardaroba minimalista.
1. Liberarsi dal superfluo
Questo è il primo step, che deve andare di pari passo con il concetto di creazione di uno “stile personale”. Più e più volte abbiamo ribadito l’importanza di definire sempre più il PROPRIO STILE. E’ un processo, un percorso che evolve negli anni e spesso non c’è un punto conclusivo.
Alcuni riescono a definire in modo netto ciò che fa parte del loro modo di vivere e vestire, altri invece lo mutano nel tempo. Seguire tutte le mode indiscriminatamente non è di sicuro un buon metodo per uno stile minimalista! Evitiamo sempre gli eccessi.
Due libri che potrebbero tornarti utili:
Libri Marie Kondo sul riordino da inserire link su AMAZON: https://it.wikipedia.org/wiki/Marie_Kond%C5%8D
2. NO ALLA NOIA
Minimalismo non significa avere un guardaroba ed uno stile monotoni. Non siamo Superman, quindi proviamo a creare un guardaroba versatile, giocando anche su colori e nuance che rendano i nostri outfit più flessibili e se ci va anche eclettici.
Oltre che sul colore, possiamo giocare anche su forme, tagli e stili. Ricordate sempre che il modo in cui vestiamo influenza molto anche il nostro umore e quello degli altri. Funziona in due direzioni, il nostro animo influenza le scelte di vestiario, ma è anche vero il contrario, quindi attenti a vestire sempre come la famiglia Addams, un po’ di colore, potrebbe aiutarci a far spuntare un sorriso.
3. Numero di capi
Andrea da quanti capi è composto il guardaroba minimalista? Quante magliette posso avere? Quanti jeans? Vi fermo subito prima che inizino domande di questo genere.
Non esiste un numero giusto di capi di abbigliamento da avere in un guardaroba minimalista. Possiamo fare assieme alcune ipotesi, questo sì, ma sempre in base al vostro stile di vita, alle vostre abitudini, al vostro stile. Non ascoltate chi vi dice che potete avere solo 2 magliette, una camicia, due pantaloni e 4 paia di mutande, perchè probabilmente non sa di cosa sta parlando. Ognuno di noi vive uno stile di vita differente, con routine e necessità diverse.
Abbiamo lavori che richiedono un vestiario conforme all’attività ed alla situazione. Il guardaroba minimalista si costruisce partendo da un’analisi accurata ed approfondita di tutti questi aspetti.
4. Funzionalità
I capi che scegliamo per il nostro guardaroba minimalista devono essere funzionali. Funzionali, nel senso che devono essere pratici per il tipo di vita ed attività che svolgiamo.
Devono rappresentarci e mostrarci per quello che siamo. Devono accompagnarci nel nostro percorso, inseriti nei nostri outfit, senza rimanere abbandonati nel nostro armadio.
5. Eliminare, non buttare
Abbiamo iniziato sottolineando l’importanza del decluttering. Attività che punta a eliminare il superfluo. Questo però non significa gettare nell’indifferenziata i vestiti che non vogliamo più. Scartate tutti i capi che non volete più tenere, quelli che vi stanno piccoli, quelli che vi stanno grandi, quelli che avete comprato in preda all’euforia o a chissà quale impulso.
Un passaggio importante e a mio avviso necessario oggi, che siamo per fortuna tutti più attenti al tema della sostenibilità, è quello del riuso. Riorganizzare il proprio armadio vuol dire ritrovare capi che non ci si ricordava di avere, provare nuovi abbinamenti, mixare il vecchio col nuovo, customizzare capi vecchi per renderli attuali ed in alcuni casi eliminarli definitivamente dal nostro guardaroba.
Ho specificato “dal NOSTRO guardaroba, perché i capi potrebbero essere invece perfetti per qualcun’altro. Quindi prima di gettare via ciò che non avete più intenzione di indossare, regalate, donate e perché no, provate anche a rivendere.
Perché se non ve ne siete accorti il mercato del vintage, del second hand, del riuso è in fortissima crescita e la domanda sale. Ed allora perché non “unire l’utile al profittevole”?
6. Fase ZEN
Dopo questo sforzo, che per me è un divertimento, ma che per alcuni potrebbe essere visto come uno sforzo immane (ahahaha), arriva il momento tanto atteso, il premio.
La soddisfazione che si prova una volta terminato il processo è impagabile. Vedere ordine, invece del solito caos generalizzato, ti darà la possibilità di giocare molto di più coi capi che hai deciso di tenere, di mixarli tra loro e di essere molto più veloce nella definizione dei tuoi outfit.
Serenità, tranquillità, pace, queste dovrebbero essere le sensazioni che dovresti sentire. Se così non fosse, probabilmente la filosofia minimalista non è quella che fa per te!
Ma se ti senti bene, sollevato e nei giorni a seguire trovi che questa operazione ti abbia reso anche più produttivo e concentrato, allora potresti aver trovato la tua filosofia.
E tu come ti senti? Sei un MINIMALISTA?