Onitsuka Tiger apre a Milano
Il “Brand Theatre” di 220 metri quadrati in Corso Como del brand giapponese apre prima della fine di quest’anno difficile. Lo spazio pensato dal Creative Director di Onitsuka Tiger Andrea Pompilio si compone di 3 aree: la “Galleria” in color giallo Tai Chi, il “Laboratorio” sul grigio, per dare ampio spazio alla ricerca ed alla creatività e la “Japanese Black Lacquer Box“, come dice il nome una specie di scatola nera laccata, con interni lucenti e lussuosi.
Per il lancio dello store è stata realizzata una capsule collection assieme all’artista Brian Kenny, che comprende anche t-shirt e shorts in limited edition.
Bentornata Majotech
Andrea Terracini CEO e già socio al 39% di Majotech acquista per 5 milioni di euro il 51% del capitale dalla società cinese Jihua. Il 10% rimarrà a Guo Ming, un socio cinese di minoranza.
L’azienda famosa e riconosciuta per lo studio e la realizzazione di tessuti tecnici ed innovativi, punta dopo la parentesi pandemia e l’acquisizione della maggioranza a nuovi obiettivi. La società che in passato ha collaborato con designer (Ralph Lauren, The North Face, Tommy Hilfiger, Prada), artisti (Christo) e architetti (Renzo Piano)di tutto il mondo, punta ora ad un’espansione a livello mondiale rimanendo fedele ai suoi punti di forza: design, performance, innovazione con una particolare attenzione verso l’ambiente.
Teniamola d’occhio perchè riserverà molte sorprese.
Colette si racconta con un film
Colette Mon Amour è il documentario che racconta il leggendario concept store di Parigi attraverso le testimonianze di alcuni tra i suoi celebri avventori e clienti come Pharrell Williams, , Futura 2000, Kanye West, Yoon Ahn, Chitose Abe, Guillaume Henri, Caroline De Maigret e Marco Giami, ve lo ricordate il pazzesco “Water Bar” nel seminterrato dello store in rue Saint-Honoré.
Aperto nel 1997 da Colette Roussaux e da sua figlia Sarah Andelman, Colette riusciva a mixare prodotti di lusso e gadget di tendenza, arte, design ed eventi in store, da Hermès a selezionate riviste indipendenti, esponendo e vendendo capsule collection così esclusive che gente da tutto il mondo dormiva accampata fuori dal negozio pur di riuscire a mettere le mani sui capi e gli oggetti venduti. Per vent’anni il concept store è stato il punto di riferimento d’avanguardia per artisti, stilisti (era facile incontrare anche Karl Lagerfeld intento a cercare libri e volumi), appassionati o semplici curiosi fino alla sua chiusura il 20 dicembre 2017.
Perché abbia chiuso sono in molti ancora a chiederselo, ma in questo documentario troverete gli ultimi 6 mesi di Colette prima della chiusura. Buona visione!
Philipp Plein in Cina
Philipp Plein, apre il suo store online cinese su Tmall con il supporto di Triboo Shanghai, filiale cinese di Triboo. L’operazione è stata realizzata in tempi record, grazie alla consolidata partnership tra Triboo e Alibaba Italia (Tmall fa parte del gruppo Alibaba).
Il catalogo prodotti è stato selezionato dallo stesso designer che intende posizionarsi strategicamente sul mercato internazionale ed in particolare sul mercato cinese, oggi molto interessante.
L’approccio al mercato cinese è stato omnicanale da parte del brand che assieme a East Media, parte del Gruppo Triboo ha lanciato campagne di comunicazione su WeChat, Weibo e social media per i mercati asiatici, così da ottimizzare l’efficacia verso lo store su Tmall.
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