Durante la settimana o nei weekend, la sera o per andare in ufficio, per un aperitivo con gli amici o per un appuntamento galante, il cappotto da uomo è uno di quegli articoli che non può mancare nel guardaroba maschile. Può essere casual, elegante, informale, business, sportivo, dandy, nuovo o vintage. Alcuni ne hanno uno ed uno soltanto che utilizzano ad ogni occasione, altri invece preferiscono averne uno per ogni occasione (io credo di averci preso un po’ troppo la mano).
Possiamo scegliere lo stile, il modello, il colore e il tessuto, ma iniziamo con una questione alla volta. Partiamo con 6 modelli e poi passiamo al resto.
6 cappotti da uomo per l’inverno
Chesterfield
Il Chesterfield è il cappotto da uomo monopetto basico classico. Prende il nome dal conte di Chesterfield che iniziò a indossarlo a metà dell’Ottocento rompendo le regole tradizionali che riguardavano il cappotto dell’epoca. Da allora possiamo dire che non sia più cambiato (tranne qualche caso di”libertà stilistica”). Il Chesterfield è caratterizzato da una linea slanciata con revers di media ampiezza, che solamente in alcuni modelli più eccentrici, vediamo “allargarsi” fino a prendere dimensioni importanti o assottigliarsi nei modelli più moderni, che seguono le mode degli ultimi anni. Due tasche orizzontali tagliate a filetto con patta, che può essere portata fuori o nascosta all’interno della tasca. Il taschino sul petto a sinistra è un dettaglio facoltativo ed in quasi tutti i modelli, o almeno così è nel Chesterfield originale, troviamo uno spacco sul dietro. Per quanto riguarda la lunghezza, questa sarà poco sopra al ginocchio e solitamente è chiuso sul davanti con una fila di 3 bottoni (la versione con i bottoni nascosti è il covert coat).
Personalmente, nel mio guardaroba, ho spesso sostituito il Chesterfield con un cappotto doppio petto 6 bottoni con revers a lancia, ma questo solo per un fattore di gusto personale (chi mi conosce sa quanto io ami il doppio petto, sia negli abiti, sia nei cappotti).
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Trench
Entriamo ora nella stagione più adatta per questo capo che nella versione classica è molto leggero (o almeno più leggero degli altri cappotti) e per questo perfetto per la stagione autunnale. Il più famoso è il trench di casa Burberry, nato come ibrido tra un impermeabile e un cappotto creato per l’esercito britannico nel 1901. (trench coat -cappotto da trincea). Il trench originale nasce di colore beige, anche se ormai lo abbiamo visto in ogni colore, sfumatura e taglio. Il tradizionale è composto da spalline (ormai sostituite da trench destrutturati), chiusura sul davanti a doppio petto (solitamente otto bottoni), cintura in vita, sottogola, maniche a raglan (dal nome di Lord Raglan proprietario del brand Acquascutum – da qui la diatriba sulla paternità del trench tra Burberry, Machintosh – il chimico che aveva brevettato l’impermeabilizzazione di capi di abbigliamento – e Acquascutum). A concludere i dettagli di questo capo la falda triangolare, che può essere sovrapposta all’allacciatura per chiudere in maniera più “sicura” il capo.
Il trench è certamente un capo che si può indossare sia in situazioni ed ambienti in cui è richiesto un abbigliamento più formale, come nel caso di un look da ufficio, sia in contesti e con outfit più casual, magari giocando con i colori del capo.
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Peacoat
Il peacoat spesso identificato come il cappotto da marinaio, realizzato in panno molto pesante blu fin dal Settecento in Nord America e in Nord Europa, prevede un’allacciatura a doppio petto a sei bottoni (spesso importanti per spessore, diametro o materiale). Revers nettamente più ampi rispetto a quelli di un cappotto Chesterfield, che prevedono inoltre un’ulteriore chiusura con sottogola. Sono abbastanza corti e per questo più comodi nei movimenti, arrivano infatti a metà coscia e presentano due tasche verticali / oblique sui fianchi (le cosiddette tasche scaldamani).
A me personalmente piace molto indossarlo con look casual e nel weekend.
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Loden
Il “Loden” nome dell’antico tessuto tirolese, in lana infeltrita e impermeabile, è anche il nome del quarto cappotto che voglio presentarvi. Solitamente di color verde bottiglia o verde abete era indossato da studenti, intellettuali e borghesi negli anni 60 e 70. Si distingue abbastanza facilmente per il colletto “a camicia”, i bottoni in pelle intrecciata (o in osso per alcune versioni), giro manica nascosto da alette impunturate, lungo fino al ginocchio. Le tasche sono oblique con patta e possibilità di infilare le mani sotto il cappotto senza doverlo sbottonare attraverso due aperture molto discrete vicino alle tasche e cinturini con bottone sul fondo manica
Comodissimo e adatto da portare nel tempo libero, anche se con un taglio ed uno stile che può non piacere a tutti e può essere considerato “datato” (il mio parere è che se portato col giosto look ed il corretto portamento, fa sempre la sua figura)
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Ulster
È tra i cappotti da uomo, il “Cappotto elegante“per eccellenza da indossare d’inverno. Proveniente dalla provincia omonima del nord dell’Irlanda è un modello che presenta “revers ampi, otto bottoni, manica a camicia con il giro rifinito con un punto a mano, tasche con patta, polsino con martingala. Cannone posteriore con spacco, ai lati del cannone, due pieghe profonde, martingala importante, bottoni di corno, lunghezza sotto il ginocchio”.
Non è sicuramente un cappotto da tutti i giorni, adatto a mio giudizio a persone alte sopra il metro e novanta. Per persone non troppo alte o della mia altezza 1,85 (ma questo è sempre un mio punto di vista), consiglio un doppio petto sei bottoni più corto, comunque d’effetto e molto elegante, magari in cashmere.
Montgomery
Si chiama Montgomery per il nome del generale inglese Bernard Law Montgomery, l’eroe di El Alamein, che lo indossava praticamente sempre, facendolo diventare uno dei capi classici del guardaroba maschile. Per la sua silhouette è facilmente riconoscibile: allacciatura ad alamari, cappuccio, carré dal bordo impunturato, due tasconi applicati e impunturati, con lunghezza a metà coscia.
E’ ovviamente un capo casual che oggi si vede un po’ meno, ma perchè non provarlo a reinventare in qualche look?
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Questi erano 6 dei cappotti da uomo che dovremmo avere nell’armadio per l’autunno inverno, o con cui ci si potrebbe divertire a giocare nel fare abbinamenti e creare outfit.
Spero che questa selezione vi sia piaciuta e scrivetemi nei commenti qual’è lo stile di cappotto che preferiti indossare!
P.S. Di seguito trovate anche qualche proposta “moderna” ai capi sopra mostrati.
Chesterfield:
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Trench
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