Brexit moda, Santoni in Cina, VeePee, Beaths e-sport

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Brexit: i nodi iniziano a venire al pettine.

Il mondo della moda compatto scrive al governo britannico per cercare di velocizzare i tempi e sbloccare i diversi intoppi creati dalla Brexit.

Il settore rischia di essere “decimato” proprio a causa di ritardi e “montagne di scartoffie” derivanti dalle nuove regole giunte con l’uscita dall’Unione Europea. L’intera industry chiede di adottare misure di sostegno immediate e di introdurre sgravi fiscali.

Anche per il Regno Unito, la moda rappresenta una delle maggiori fonti del PIL (35 miliardi di euro e un milione di persone impiegate) e bloccare o rallentare i rapporti tra UK e UE, sia per quanto riguarda l’import, sia per quanto riguarda l’export vorrebbe dire causare gravi danni all’intero Paese.

La lettera partita dall’organismo Fashion Roundtable, che vedrebbe 400 firmatari in prima linea, tra cui le modelle Twiggy e Yasmin Le Bon, cerca di sottoporre al governo britannico un grande problema che riguarda non solo la libera circolazione di beni e servizi, ma anche la politica di visti individuali con relativi costi e burocrazia che spaventa l’intero settore

Settore che come abbiamo visto anche nei mesi scorsi, non è l’unico a nutrire preoccupazioni per le ricadute che la Brexit sta provocando. Un esempio? Il settore della musica, duramente colpito anch’esso dalle politiche stringenti in fatto di libera circolazione.

Santoni in Cina. Sbarca su Tmall e WeChat

Dalle Marche alla Cina con un click. E’ proprio il caso di dirlo visto che l’azienda di calzature di lusso ha deciso di approcciare il mercato cinese, partendo proprio da due delle piattaforme più utilizzate in Cina: WeChat e Tmall.

La strategia prevede però un approccio omnicanale, con anche una distribuzione fisica entro i prossimi 3 anni.

Il 1° febbraio Santoni ha aperto il proprio store su Tmall, la piattaforma online dedicata ai brand del lusso di proprietà di Alibaba Group. Stiamo parlando di 750 milioni di possibili clienti attivi ogni anno. 

Il brand ha così pensato di festeggiare questo primo traguardo con una capsule collection che sarà venduta solo sui canali digitali cinesi in cui saranno presenti sneakers, accessori e zaini.

Secondo step di questa strategia, l’affiancamento e la creazione di una community legata al brand tramite lo strumento Wechat, così da mantenere un rapporto costante ed un servizio pronto ed attento al cliente cinese. Anche su questa piattaforma, il cliente Santoni potrà acquistare la capsule ed altri prodotti dell’azienda marchigiana.

Dopo questa prima fase digital legata alla comunicazione, alla visibilità ed alla brand awareness, il brand punterà nel 2022 ad aprire una serie di store fisici a partire da Shanghai e Pechino, per poi espandersi in altre città. A causa della pandemia Santoni, tra il 2019 ed il 2020 ha avuto una contrazione di 17 milioni di euro di fatturato, dagli 82 milioni ai 65 milioni di euro del 2020. Vedremo cosa accadrà in questo 2021, che rimane un’incognita un po’ per tutti.

L’abbigliamento maschile decolla su Veepee 

Il sito che si occupa di vendite flash a prezzi esclusivi (50%-70%) di moda, design, wellness, beauty, food e tempo libero, ha registrato un aumento significativo della spesa nel menswear.

Con 72 milioni di utenti in 12 Paesi nel mondo, oltre 6’000 collaboratori ed un fatturato 2019 di 3,8 miliardi di euro netti, la piattaforma è cresciuta del 30% nelle vendite di abbigliamento maschile (7 milioni di prodotti venduti) in Italia e ha raddoppiato quelle legate ai prodotti high-tech con i wearable devices in pole position. Ottimo risultato in particolare per le sneakers maschili che sono cresciute di un +29%

Il trend che deriva da questa forte crescita dell’abbigliamento maschile e tutto ciò ad esso collegato, sottolinea la tendenza ad un abbigliamento urban, sportivo, che deve essere comodo e funzionale. Con il 2020, la tendenza è quella di cercare l’abbinamento di capi confortevoli, con tessuti tecnici che possano andar bene per stare in casa, ma siano anche all’altezza di un’occasione outdoor in ufficio o fuori con amici. Cresce anche la richiesta di abbigliamento ed accessori sportivi e legati all’attività da svolgere soprattutto indoor. Le parole chiave diventano “athleisure” (athletic – leisure) e “athflow” (un outfit casual essenziale pensato, come dicevamo prima per essere versatile in ogni occasione.

Mantengono la richiesta le camicie e i jeans perfetti per ogni occasione da ufficio o da tempo libero).

A crescere però, per quanto riguarda l’uomo che rappresenta il 40% dei clienti del sito, non è solo l’abbigliamento e l’high-tech, ma anche le vendite di design e arredamento, vino, gastronomia e bricolage.

A quanto pare anche tra gli uomini si nascondono molti shopping addicted.

Beaths. Gli e-sport hanno ora un brand dedicato a loro. 

E’ italiano il nuovo brand dedicato ai giocatori ed agli appassionati degli e-sports. Dimenticatevi gli smanicati a losanghe in lana e gli occhiali da super nerd, i nerd che siglano contratti a cinque zeri con brand della moda e che passano le giornate ad allenarsi ai videogiochi indossano tute e capi comodi di tessuti tecnici. Il brand Beaths ha appena lanciato i primi capi della sua collezione che parte proprio dalle esigenze di comodità di coloro che stanno ore seduti a giocare alla console.

Il settore del gaming vale oggi oltre 50 miliardi di dollari e le previsioni sono al rialzo (fonte: SuperData).

Solo in Italia nel 2019 i giocatori hanno superato i 17 milioni. Il mercato ha un potenziale incredibile. Lo hanno ben compreso Louis Vuitton, Valentino, Marc Jacobs, GCDS, Longchamp e altri brand che stanno cercando soluzioni più o meno originali per entrare nei videogiochi, collaborare con i gamer e cercare di attirare l’attenzione degli appassionati di questa enorme industry.

L’opportunità sembra averla colta anche Fabio Ferrotti, CEO e cofondatore del marchio toscano Beaths, che ha come target principale proprio gli atleti professionisti degli e-sport, ma anche a semplici appassionati e giocatori “casalinghi”.

Tessuti tecnici per mantenere invariata la temperatura corporea, agevolare i movimenti, cuciture ribassate sulle spalle per ridurre l’attrito del movimento mentre si gioca. Cappucci oversize delle felpe per poter indossare agevolmente le cuffie, pantaloni senza tasche sul retro e cavallo stondato per un maggior comfort. Ecco alcune delle caratteristiche del brand che punta alle esigenze di un target ben specifico, ma che visti i tempi che corrono, potrebbe essere di interesse anche per una fetta di mercato ben più ampia.

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