Ciao ragazzi!
Come molti di voi sanno, sono un gran appassionato di occhiali e per questo ho deciso di condividere con voi i 3 numeri magici che servono quando si acquistano gli occhiali, soprattutto se online.
Le misure non sono identiche per tutti i modelli, ogni modello ha una propria “indossabilità”. Ma per fare un po’ d’ordine nell’incredibile vastità di possibilità che il mondo dell’ottica ci offre, spesso ci vengono in soccorso 3 NUMERI che, conoscendone il significato, possono semplificarci la vita ed evitare di fare acquisti errati, soprattutto se compriamo online.
La maggior parte degli occhiali riporta questi 3 numeri (espressi in millimetri) stampati all’interno dell’asta sinistra. Ma non è impossibile trovarli sulla destra o non trovarli affatto (a me è capitato di trovarli anche nella parte frontale interna dell’occhiale).
Di solito la codifica è formata da una serie di lettere e numeri, che corrispondono al brand, al modello, al colore, ma veniamo ai tre numeri che servono a noi (alcune volte sono riportati solo i primi due) che troviamo alla fine della sequanza: ad esempio 50❐22 140.
LENTI
Il primo valore (50) è il calibro, ed indica il diametro della lente, ossia la sua ampiezza. Questo primo numero ci serve per capire quanto è grande una lente, e quale sarà l’effetto dell’occhiale una volta indossato. È un parametro che potremmo definire per lo più estetico: un diametro piccolo (ad es. 47-48) individua un occhiale con lenti piccole, adatto per visi piccoli, da donna o per occhiali alla John Lennon; un diametro più grande (ad es. 51-53-55) è invece più indicato per occhiali dal taglio maschile o da “Diva”, per i visi grandi o per occhiali con lente a goccia.
PONTE
Il secondo valore (22) indica invece l’ampiezza del ponte, ossia la distanza che intercorre nella parte frontale dell’occhiale tra le due lenti (le larghezze consuete sono 12-26 millimetri). Si tratta di un parametro molto importante, perché definisce come l’occhiale calzerà sul setto nasale, se sarà confortevole al punto giusto, stretto o magari troppo grande. Se l’ampiezza del ponte sarà troppo grande, avremo il rischio che gli occhiali ci scivolino continuamente in avanti e/o che tocchino le guance causando fastidio o irritazione.
ASTE
Il terzo valore (140), infine, individua la lunghezza delle aste, un’immaginaria linea orizzontale che va dalla montatura fino al retro delle orecchie; questo parametro è importante ma non assoluto, nel senso che è l’unico valore su cui possiamo “lavorare”. Ad esempio accentuando o diminuendo la curvatura delle stanghette per migliorare la calzata. Io stesso mi sono ritrovato ad innamorarmi di occhiali vintage in mercatini e fiere, notando che la misura delle asticelle non mi andava proprio bene. Quindi, cosa fare? Abbandonare il tesoro trovato? ASSOLUTAMENTE NO, come tutti i veri appassionati, li ho sempre comprati. Poi, ovviamente, mi sono rivolto al mio ottico di fiducia (grazie Pietro) per cambiare la curvatura delle asticelle.
Nota bene: per le asticelle realizzate con materiale metallico, il gioco è molto semplice, basta effettuare una pressione leggera, curvando o viceversa stendendo l’asticella (siate fermi, ma delicati). Per le asticelle in materiali differenti (acetato, Optyl – o resina epossidica, poliammidi, ecc) conviene scaldare un po’ l’asticella per lavorare più agilmente sulla curvatura ed evitare che ti “rimanga in mano”.
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